«Tutto ciò che degli altri ci irrita
può portarci alla comprensione di noi stessi».
C.G. Jung
Un gioco di specchi
Ci sono persone che spendono la loro vita a svalutare gli altri. Per andare avanti hanno bisogno di denigrare, nell’illusione che, abbassando l’altro, loro stessi si troveranno più in alto. In realtà, gli altri ci fanno sempre da specchio e il modo in cui entriamo in relazione svela quello che invece vorremmo nascondere. La vita è decisamente un gioco di specchi. L’evangelista Luca lo sa bene. Nel suo Vangelo infatti propone continuamente dei doppi, persone opposte che, stando l’una davanti all’altra, si svelano reciprocamente: Marta e Maria, Simone e la peccatrice, il Fariseo e il Pubblicano.
Il Fariseo, l’uomo che deve mostrare sempre una facciata di perfezione e di correttezza, ha paura di essere un peccatore come il Pubblicano. Il Pubblicano, da parte sua, è talmente peccatore che non ha la possibilità di nascondersi. Per allontanare da sé lo spettro del fallimento e dell’errore, il Fariseo accentua i suoi comportamenti irreprensibili, fino al punto però da non vedere più nient’altro che se stesso.
La sfiducia negli altri
Il Fariseo è l’uomo ossessionato dal proprio io. È talmente impegnato a costruire la propria immagine che distrugge ogni possibilità di relazione…. CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro
– Sei disposto a riconoscere i tuoi limiti o tendi a nasconderli?
– Quanto sei ossessionato dalla tua immagine?
– Celebri periodicamente il Sacramento del Perdono?