«Vidi tutte le reti del Maligno distese sulla terra e dissi gemendo: “Chi mai potrà scamparne?” E udii una voce che mi disse: “l’umiltà!”».
Sant’Antonio Abate
Quando entriamo nella Cappella San Severo a Napoli, restiamo certamente ammirati dalla leggerezza di quel velo che copre il corpo del Cristo, adagiato su una superficie marmorea. Quel velo ci ispira un’idea di pace, un senso di tranquillità, nonostante il carattere tragico della scena. Ma sollevando lo sguardo alle altre sculture che ornano la Cappella, ci imbattiamo nella figura di un uomo che si dibatte in una rete, cercando di divincolarsi dai lacci che lo imprigionano: si tratta del Disinganno.
Il velo e la rete come il divino e l’umano, come la vittoria sulla morte e l’ansia della vita. Il velo e la rete sembrano due metafore…