Mistica. La via da ritrovare – Mostra degli artisti dell’UCAI trentina, ispirata alla figura e alla spiritualità della Venerabile Giovanna Maria della Croce

Pubblicato giorno 1 Agosto 2018 - ARTICOLI DEL BLOG, Eventi, Venerabile Giovanna Maria della Croce

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Quante strade ci sono per arrivare a Dio? Tante quante sono gli uomini

J. Ratzinger

Gli amici dell’Unione artisti cattolici italiani (UCAI), della sezione trentina, hanno dato vita a una Mostra ispirata alla figura e alla spiritualità della Venerabile Giovanna Maria della Croce.

La Mostra dal titolo “Mistica. La via da ritrovare” è ospitata per tutto il mese di agosto presso la chiesa dell’ex monastero di S. Anna, qui a Borgo, e verrà inaugurata il 10 agosto alle 16,30.

Ricordiamo che alle 18,00, presso la nostra chiesa, celebreremo i Primi Vespri della solennità della madre santa Chiara.

DALLA PRESENTAZIONE DEL CATALOGO DELLE OPERE ESPOSTE

A volte le cose si incrociano tra loro e poi si allineano, additando una via da percorrere. Collaborando all’opera di trascrizione dei manoscritti di Giovanna Maria della Croce, suor Barbara Veronica delle clarisse di Borgo aveva riscoperto la figura e la spiritualità della mistica roveretana che nel 1668 aveva fondato anche il primo convento delle clarisse a Borgo. A inizio 2016 aveva poi richiamato l’attenzione dell’UCAI di Trento nel desiderio di trovare modi che rendessero questa esperienza di fede più accessibile all’uomo d’oggi. L’associazione degli artisti trentini, in quel momento, stava completando un lavoro su Rosmini, a 10 anni dalla beatificazione. Singolarmente, la traccia intellettuale e filosofica da cui si era partiti – l’idea dell’essere – era approdata al cuore mistico del Roveretano: l’arte di essere in definitiva è arte di amare. Ora, sempre da Rovereto, arrivava la sollecitazione a scavare più a fondo nel campo mistico.

Forse, però, il richiamo della donna che nel Seicento aveva rischiato di finire sul rogo per la fede e per la sua straordinaria capacità di comunicare con il trascendente, non era esclusivo, non riguardava solo lei, e certo non era di natura biografica.

Forse era piuttosto la corrente sotterranea che attraversava le esperienze dei singoli e il corso dei secoli, a richiedere con urgenza la nostra attenzione. D’altra parte, Karl Rahner, il teologo del Concilio, lo aveva affermato nel 1967: “Il cristiano del XXI secolo o sarà un mistico, o non sarà neppure cristiano”. In altre parole, dovrà fare esperienza di Dio e intrattenere con lui una relazione personale, non mediata, libera da schemi concettuali e culturali precostituiti.

Ecco, allora, delinearsi un percorso che nel corso dell’anno ci avrebbe portato a riscoprire figure estremamente diverse e distanti tra loro, dalle più remote alle più vicine nel tempo e nella sensibilità, alcune legate alla nostra terra, altre universali, alcune riconosciute dalla Chiesa cattolica, altre combattute, altre fuori dall’alveo confessionale, tutte però unite da un filo comune.

A queste figure del passato si sono aggiunti gli incontri con alcune esperienze claustrali o eremitiche contemporanee.

Incontri e letture personali hanno portato infine ad una nuova espressione artistica o al ripensamento di opere realizzate in anni passati.

E ora la mostra arriva a Borgo Valsugana in occasione delle celebrazioni per il Transito di santa Chiara, nella chiesetta di S. Anna che apparteneva al convento voluto da Giovanna Maria della Croce, 350 anni dopo la sua fondazione.

In autunno sarà poi a Trento e successivamente nei luoghi dove lo Spirito vorrà chiamare.

Il presente quaderno raccoglie e offre un’immagine delle opere esposte e del percorso formativo da cui sono scaturite, nella speranza che altre donne e uomini del XXI secolo sentano il desiderio di avvicinarsi, specchiarsi e magari immergersi in questa corrente.

Ucai – Sezione di Trento

 

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