Non pervenuto. E se Dio ci avesse dimenticato? – Omelia di p. Gaetano Piccolo sj per la IV domenica di avvento anno B

Pubblicato giorno 19 Dicembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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«E il Verbo si congiunge alla carne,

e il Verbo si unisce alla carne;

ed il talamo di questo così grande connubio

è il tuo grembo».

Sant’Agostino, Sermo 291, 5-6

Da chi dipende la storia?

I carrieristi, gli ambiziosi o quelli che forse potremmo chiamare semplicemente intraprendenti sono convinti che il corso della storia dipenda da loro. Sono figli di quella cultura latina che affida alle mani di ciascuno il proprio destino: «ognuno è artefice della propria fortuna».

Forse persino il Re Davide a un certo punto si era convinto che il futuro fosse nella sue mani: nonostante fosse stato raccolto da Dio mentre pascolava il gregge, quando era semplicemente un fanciullo, nelle cui qualità non credeva neppure suo padre Iesse, si sente responsabile addirittura dell’incolumità di Dio. Vuole costruirgli una dimora, chiuderlo dentro una custodia, per proteggere l’Arca della sua presenza. Davide si sente forse anche in colpa di aver beneficiato della protezione di Dio senza aver ricambiato adeguatamente.

Come avviene sempre nella storia, il favore degli eventi, soprattutto quando inspiegabile e immeritato, genera deliri di onnipotenza fino a credere di poter autonomamente manipolare la realtà. Ma, come è accaduto a Davide, primo o poi siamo riportati alla verità delle cose. CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro

  • Ti rivedi di più nella figura di Davide o in quella di Maria?
  • In che modo esprimi la tua disponibilità e la tua fiducia in Dio?
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