Non trovo più la chiave per uscire. Pasqua al tempo della quarantena – Omelia di P. Gaetano Piccolo SJ per la II domenica di Pasqua

Pubblicato giorno 17 Aprile 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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“Egli, pur avendo compiuto miracoli, si sottopose al dolore”.

Sant’Agostino, Sermo 231,5

Chiusi dentro

La paura è quella pietra che spesso usiamo per sigillare il sepolcro della nostra vita. Ci chiudiamo dentro quando le cose non vanno come noi vorremmo. Ci chiudiamo dentro quando restiamo delusi. Ci chiudiamo dentro quando ci sembra di non avere il coraggio di affrontare la realtà. Anche in questo tempo, spaventati da una normalità che sembra non voler più tornare, ci siamo chiusi dentro. Rischiamo però che le nostre case si trasformino in un sepolcro se perdiamo la speranza. È Pasqua, la pietra tombale è stata rotolata, il sepolcro è aperto, le nostre case invece sono chiuse. Sembra di vivere un paradosso, dal quale possiamo uscire solo spalancando le porte del cuore alla speranza.

Il sepolcro è aperto

E questa domenica ci ritroviamo di fronte a una pagina del Vangelo, in cui leggiamo che anche i discepoli si sono chiusi dentro, nel cenacolo, mentre la tomba di Gesù, al contrario, è ormai vuota e aperta. I discepoli hanno paura, hanno chiuso le porte. Hanno paura di quello che c’è fuori, hanno paura di morire, hanno paura di essere sconfitti, di non essere capiti, hanno paura di costatare che i loro progetti e le loro speranze si possano rivelare un fallimento. CONTINUA A LEGGERE

Leggersi dentro

– Riesci a custodire la speranza in questo tempo di sospensione?

– La tua testimonianza aiuta gli altri a credere nella risurrezione di Cristo?

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