Novena dell’Immacolata 2020 – 2 dicembre, Maria nella Visitazione

Pubblicato giorno 2 Dicembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene

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2 dicembre

…nella Visitazione

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva».

(Lc 1,39-48)

 

La parola di Dio ci guida oggi a compiere un cammino, quello che la giovane Maria fece subito dopo l’annuncio dell’angelo e che la portò dalla cugina Elisabetta.

Un viaggio percorso senza indugio per la grande gioia e la trepidazione di voler annunciare alla parente quanto accaduto, quanto il Signore le aveva detto per mezzo dell’angelo. È la stessa Parola di Dio che fa alzare in fretta Maria, che la mette in movimento, che le fa nascere il desiderio di condividere ed annunciare il dono che il Signore ha pensato per lei fin dai tempi antichi, come abbiamo potuto ascoltare i giorni scorsi. La Parola è quindi la realtà che muove la sua esistenza.

Fa muovere perché ricolma di amore e soprattutto fa uscire da sé per andare verso l’altra, creando un’occasione di incontro e così testimoniare l’annuncio della buona notizia e del mistero di salvezza sulla sua vita per tutti gli uomini. L’esempio di questa corsa di Maria ci sprona quindi a non porre condizioni di fronte alla testimonianza –missionaria- del Vangelo, e ad andare in fretta incontro ai tanti fratelli e sorelle che incrociano il nostro cammino.

Il Vangelo della Visitazione ci vuole trasmettere anche la bellezza di un dialogo autentico nell’accoglienza di Dio che parla nel cuore di ognuno. Che emozionante quel sussulto di grembi! Vi è il riconoscimento dell’opera salvifica di Dio per la storia dell’umanità intera: facendosi carne Dio viene a salvare il mondo e Maria è consapevole di questa grande espressione d’amore. La grandezza del suo cuore di donna emerge perché sa fare spazio, sa farsi da parte e coinvolgere Elisabetta, anch’essa raggiunta dalla misericordia di Dio, in un moto di comunione dove si fa più piena la presenza del Signore.

È un comunicare di “Dio che è in me” con “Dio che è nel fratello”, è condividere la gioia e la novità del Vangelo: ecco la missione della comunione!

Maria, l’umile serva per la quale l’Onnipotente ha compiuto grandi cose, ci educa ancora una volta all’annuncio, alla testimonianza e al dialogo, vissuti nella piena gratuità, per la bellezza di testimoniare il dono della presenza del Signore in noi. Ci insegna ad abbracciare quotidiano ed eterno, nella coscienza di essere figli Suoi, e ad andare verso l’altro per andare incontro a Dio.

L’incontro di queste due donne è l’immagine della condivisione più intima e pura, della consegna più piena della vita.

È questa la pienezza dell’incontro che ci viene donata questa sera: ciascuno è espropriato di sé grazie alla presenza dell’altro.

Possiamo anche noi unirci a questo grande mistero per magnificare il Signore per il dono di comunione con i fratelli che sempre ci fa, nella grazia di contemplare questa gioia condivisa in Maria, donna del Magnificat.     

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