Novena dell’Immacolata 2020 – 3 dicembre, Maria nel Natale

Pubblicato giorno 3 Dicembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene, Senza categoria

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3 dicembre

…nel Natale

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. (Lc 2, 1-7)

 

Nel testo del vangelo di Luca che abbiamo appena ascoltato di che cosa ci parla Maria Immacolata? Abbiamo udito le parole: … si compirono per Maria i giorni del parto. Cioè ci fu un istante in cui il Figlio di Dio iniziò, non ad esistere, ma ad essere lì, in quel grembo di donna, in quella grotta a Betlemme. Grazie a Maria, Dio da quell’istante è con noi in tutta la nostra umanità così che da quel momento la nostra condizione umana diventa “di Dio”, appartiene a Dio. E sulla terra si rese visibile in carne ed ossa Colui che è la sorgente della gioia.

Sì, Maria Immacolata qui ci parla della gioia, quella gioia autentica che si diffonde nel cuore liberato dal peccato e genera la Vita nuova. Il peccato porta con sé una tristezza negativa, che induce a chiudersi in se stessi. La Grazia porta la vera gioia, che non dipende dal possesso delle cose ma è radicata nell’intimo, nel profondo della persona, e che nulla e nessuno possono togliere.

Maria ci parla attraverso i gesti materni delle sue mani: dà alla luce, avvolse in fasce e pose in una mangiatoia. Sono gesti semplici e delicati che conducono il nostro sguardo sull’origine della sua gioia: Gesù. E qui Maria quasi scompare. Rimane un bimbo che la ricolma di gioia. Rimane un piccolo privo di forza esteriore che ci guarda nell’impotenza del suo amore per donarci gioia: un bambino, appena nato, dentro una mangiatoia. Maria nella purezza del suo sguardo e del suo cuore pone quell’Amore nella mangiatoia per mostraci e donarci la misura dell’amore del Padre. Colui che è il nutrimento dell’essere di Maria ora diviene nutrimento al nostro essere e la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui tutti siamo invitati. Maria ci mostra così che la grazia, l’amore di Dio sempre ci precede, ci abbraccia e ci sostiene. In questo tempo di Avvento, Maria Immacolata ci insegni ad ascoltare la voce di Dio che parla nel silenzio; ad accogliere la sua Grazia, che ci libera dal peccato e da ogni egoismo; per gustare così la vera gioia.

O Madre Immacolata, tu sei sempre con noi!

Veglia sempre sull’umanità: conforta i malati,

incoraggia i giovani,sostieni le famiglie.

Infondi la forza per rigettare il male, in ogni sua forma, e di scegliere il bene,

anche quando costa e comporta l’andare controcorrente.

Donaci la gioia di sentirci amati da Dio,

benedetti da Lui, predestinati ad essere suoi figli.

Vergine Immacolata, dolcissima Madre nostra, prega per noi!

 

(Cfr: Papa Benedetto XVI, 8 dicembre 2012)

 

 

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