Novena dell’Immacolata 2020 – 4 dicembre, Maria nella presentazione al Tempio

Pubblicato giorno 4 Dicembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene

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4 dicembre

 …nella Presentazione al tempio

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

 (Lc 2,22-35)

 

 

 

     Maria, con Giuseppe, porta al tempio di Gerusalemme Gesù, primogenito, sacro al Signore secondo la Legge.

Maria per gli orientali è la Theotókos – Madre di Dio -, è il vero tempio in cui si offre l’unico culto gradito a Dio; per gli occidentali Maria da adolescente realizza la sua consacrazione totale ed esemplare al Signore (cfr. Messalino – Presentazione della B. V. Maria).

     Nella sua fanciullezza Maria ha abitato nel tempio; ora da madre vi ritorna con il Figlio, frutto del suo seno, dono di Dio, come lei, per la salvezza del mondo. In questo luogo sacro riceve la profezia da Simeone: “anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Maria senza peccato originale, dal cuore immacolato, parteciperà alla redenzione soffrendo, sotto la croce, col Figlio, il quale sarà segno di contraddizione con la sua morte e risurrezione, luce delle genti e gloria di Israele.

Gesù dirà, proprio nel tempio di Gerusalemme, distruggete questo tempio e io lo farò risorgere, parlando del suo corpo offerto e donato in sacrificio per liberare l’umanità dal peccato originale e da ogni male. Maria, parte dell’umanità, è la prima redenta nella sua concezione immacolata, e col concepimento verginale e la maternità divina è la nuova Eva, sposa fedele e madre di tutti i redenti.

     Nell’accogliere Gesù dalle mani di Maria, anche noi, come Simeone, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo e riconosciamolo nostro Salvatore. Che con Gesù, sull’esempio di Maria,  possiamo divenire, nel nostro tempo, dono gioioso e luce splendente per il mondo, bisognoso di salvezza.

“Santa Madre di Dio, Maria sempre vergine,

tempio del Signore, santuario dello Spirito,

tu sola fra tutte sei piaciuta a Cristo Signore”,

prega per noi! 

 

 

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