3 dicembre
DONNA UMILE
“Ha guardato l’umiltà della sua serva”
L’Immacolata Concezione della Beata Vergine è una delle feste più belle e popolari: Maria non solo non ha commesso alcun peccato, ma è stata preservata persino da quella comune eredità del genere umano che è la colpa originale. E ciò a motivo della missione alla quale da sempre Dio l’ha destinata: essere la Madre del Redentore. Tutto questo è contenuto nella verità di fede dell’“Immacolata Concezione”.
Il fondamento biblico di questo dogma si trova nelle parole che l’Angelo rivolse alla fanciulla di Nazaret: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1,28). “Piena di grazia” – nell’originale greco kecharitoméne – è il nome più bello di Maria, nome che le ha dato Dio stesso, per indicare che è da sempre e per sempre l’amata, l’eletta, la prescelta per accogliere il dono più prezioso, Gesù, “l’amore incarnato di Dio” (DCE, 12).
Possiamo domandarci: perché, tra tutte le donne, Dio ha scelto proprio Maria di Nazaret?
La risposta è nascosta nel mistero insondabile della divina volontà. Tuttavia c’è una ragione che il Vangelo pone in evidenza: la sua umiltà.
Lo sottolinea bene Dante Alighieri nell’ultimo Canto del Paradiso: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio” (Par. XXXIII, 1-3).
La Vergine stessa nel Magnificat dice: “L’anima mia magnifica il Signore… perché ha guardato l’umiltà della sua serva” (Lc 1,46.48). Sì, Dio è stato attratto dall’umiltà di Maria, che ha trovato grazia ai suoi occhi (cfr Lc 1,30). E’ diventata così la Madre di Dio, immagine e modello della Chiesa, eletta tra i popoli per ricevere la benedizione del Signore e diffonderla sull’intera famiglia umana.
Questa benedizione non è altro che Gesù Cristo stesso. E’ Lui la Fonte della grazia, di cui Maria è stata colmata fin dal primo istante della sua esistenza. Ha accolto con fede Gesù e con amore l’ha donato al mondo. Questa è anche la nostra vocazione e la nostra missione, la vocazione e la missione della Chiesa: accogliere Cristo nella nostra vita e donarlo al mondo, “perché il mondo si salvi per mezzo di Lui” (Gv 3,17).
(Benedetto XVI)
Preghiamo Maria
Santa Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo,
puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienimi un cuore semplice
che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze:
un cuore magnanimo nel donarsi,
facile alla compassione,
un cuore fedele e generoso,
che non dimentichi alcun bene
e non serbi rancore per nessun male.
Formami un cuore dolce e umile
che ami senza esigere di essere riamato,
un cuore grande e indomabile
così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere
e nessuna indifferenza lo possa stancare,
un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo,
ferito dal suo amore
con una piaga che non si rimargini se non in Cielo.