Novena dell’Immacolata: 4 dicembre, Eccomi!

Pubblicato giorno 3 Dicembre 2019 - ARTICOLI DEL BLOG, La preghiera, Novene

Condividi su:   Facebook Twitter Google

4 dicembre

ECCOMI!

 

 

 

“Maria disse: Eccomi, sono la serva del Signore.”

Le letture che ascolteremo nella solennità dell’Immacolata presentano un’alternativa. Nella prima lettura c’è l’uomo che alle origini dice no a Dio, e nel Vangelo c’è Maria che all’annunciazione dice a Dio. In entrambe le letture è Dio che cerca l’uomo. Ma nel primo caso va da Adamo, dopo il peccato, e gli chiede: “Dove sei?” (Gen 3,9), ed egli risponde: “Mi sono nascosto” (Gen 3,10). Nel secondo caso, invece, va da Maria, senza peccato, che risponde: “Ecco la serva del Signore” (Lc 1,38). Eccomi è il contrario di mi sono nascosto. L’eccomi apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli con se stessi.

Eccomi è la parola-chiave della vita.

Segna il passaggio da una vita orizzontale, centrata su di sé e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso Dio.

Eccomi è essere disponibili al Signore, è la cura per l’egoismo, è l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa. Eccomi è il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è la terapia per restare giovani dentro.

Eccomi è credere che Dio conta più del mio io. È scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese. Perciò dirgli Eccomi è la lode più grande che possiamo offrirgli. Perché non iniziare così le giornate, con un “Eccomi, Signore”? Sarebbe bello dire ogni mattina: “Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà”. Lo diremo nella preghiera dell’Angelus, ma possiamo ripeterlo già ora, insieme: Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà!

(Papa Francesco)

 

Preghiamo Maria

 

Vergine Immacolata,

sapere che tu, che sei nostra Madre,

sei totalmente libera dal peccato
ci dà grande conforto.
Sapere che su di te il male non ha potere
ci riempie di speranza e di fortezza
nella lotta quotidiana

che noi dobbiamo compiere

contro le minacce del maligno.
Ma in questa lotta non siamo soli,

non siamo orfani,
perché Gesù, prima di morire sulla croce,
ci ha dato te come Madre.
Noi dunque, pur essendo peccatori,

siamo tuoi figli,

figli dell’Immacolata,
chiamati a quella santità

che in te risplende,
per grazia di Dio,

fin dall’inizio.


(papa Francesco)

Condividi su:   Facebook Twitter Google