Mercoledì 6 dicembre
Maria, discepola di Gesù
Dopo aver intravisto la figura di Maria nei Vangeli di Matteo e Luca, vogliamo soffermarci sulla sua presenza nel Vangelo di Giovanni. Maria appare soprattutto come la discepola di Gesù. Benché a Cana ella sia presente come la madre di Gesù, proprio in questa occasione Maria è cambiata in discepola. Le sue parole: fate ciò che vi dirà, vogliono dire sacrificio dell’io materno e affidamento totale alla libera iniziativa del Figlio. Ed è anche per questo che diventa madre spirituale della Chiesa, perché, prima tra i credenti, sacrifica il Figlio al bene di tutti. Il Figlio ha la sua strada misteriosa ed ella, che si era messa tutta al servizio di Dio offrendogli il grembo, non ha paura a mettersi al suo seguito, con gli altri e senza privilegi. Come Pietro che, se vuole essere dei suoi, non deve mettersi davanti al Maestro, ma camminare dietro a lui incamminato verso Gerusalemme.
Nel Vangelo di Giovanni troviamo poi Maria sotto la Croce. A lei, presente accanto ad altre donne e al discepolo amato, Gesù dice: Donna, ecco tuo figlio. C’è, in queste parole, insieme alla grande missione materna nei confronti della Chiesa, un’altra richiesta di distacco. Non solo perché è l’ora della morte del Figlio, che strazia la Madre, ma perché è l’ora in cui la Madre non potrà vederlo che nei suoi fratelli. Come i discepoli saranno testimoni del Cristo non perché diranno di amare il loro Maestro, o perché hanno profetato nel suo nome o compiuto miracoli, ma perché si ameranno gli uni gli altri, così Maria continuerà ad essere Madre solo riconoscendosi tale in rapporto ai fratelli per i quali il Figlio ha dato la vita. Il sì di Maria sotto la croce rende allora la sua maternità senza confini, dando pieno compimento alla sua vocazione di serva del Signore per la salvezza di tutta l’umanità.
Preghiamo insieme:
Al Signore, autore e perfezionatore della fede, chiediamo per intercessione della Vergine Immacolata, che i consacrati siano sempre sostenuti dalla Parola e dallo Spirito anche nei momenti di oscurità, aderendo così a Dio stesso, che ci ha amati sino alla fine per farci partecipi della sua vita divina.
