Novena dell’Immacolata. Primo giorno, 29 novembre

Pubblicato giorno 29 Novembre 2017 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene

Condividi su:   Facebook Twitter Google

Presentazione

Quest’anno la novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Patrona e Regina dei tre Ordini Francescani, accompagna il cammino della nostra comunità verso la professione solenne di suor Maria Anastasia, che sarà celebrata proprio il prossimo 8 dicembre.

Vogliamo prepararci insieme a questo dono di grazia – che non riguarda solo la vita di suor Anastasia, ma la nostra comunità e la Chiesa tutta -, soffermandoci a riflettere quotidianamente sulla figura di Maria Immacolata, modello di consacrazione.

Ci affidiamo con fiducia e amore all’intercessione della Vergine del Sì, affinché renda sempre nuova e lieta la nostra risposta all’Amore.

Quasi tutti i testi della novena sono tratti da: Bruno Moriconi, “Maria, modello di consacrazione nel Nuovo Testamento”, in La Vergine Maria e la vita consacrata, Roma 1995, Centro di Cultura Mariana

 Mercoledì 29 novembre

La gioia di Maria è piena, perché il suo cuore è senza peccato

Il primo spunto di riflessione per questa nostra novena che oggi, nella festa di tutti i Santi Francescani, si apre con un’incontenibile letizia, ci è offerto da papa Benedetto XVI nell’omelia dell’8 dicembre 2012:

«Il Cristianesimo è essenzialmente un evangelo, una lieta notizia, mentre, invece, alcuni pensano che sia un ostacolo alla gioia, perché vedono in esso un insieme di divieti e di regole. In realtà, il Cristianesimo è l’annuncio della vittoria della Grazia sul peccato, della vita sulla morte. E se comporta delle rinunce e una disciplina della mente, del cuore e del comportamento, è perché nell’uomo c’è la radice velenosa dell’egoismo, che fa male a se stessi e agli altri. Bisogna dunque imparare a dire no alla voce dell’egoismo e a dire sì a quella dell’amore autentico.

La gioia di Maria è piena, perché nel suo cuore non c’è ombra di peccato. Questa gioia coincide con la presenza di Gesù nella sua vita: Gesù concepito e portato in grembo, poi bambino affidato alle sue cure materne, quindi adolescente, giovane e uomo maturo; Gesù visto partire da casa, seguito a distanza con fede, fino alla croce e alla risurrezione: Gesù è la gioia di Maria e la gioia della Chiesa, di noi tutti.

Nella gioia, come tratto caratteristico dell’Immacolata, possiamo rivedere e rileggere tutta la vocazione cristiana, e particolarmente la vocazione alla vita consacrata. La gioia semplice e quotidiana della vita cristiana e consacrata è la conferma visibile della grazia che i credenti hanno ricevuto; della bellezza, della verità che portano; della vicinanza di Dio che sentono; della comunione con Lui.

Sì, la fede apre alla gioia! Per sua natura, la fede vuole traboccare e farsi vedere nella gioia dei credenti. Maria, che pure nella passione del Figlio fu la Madre dolorosa, non si è mai lasciata travolgere dalla tristezza e dalla paura, dalla rassegnazione e della perdita di speranza. Non ha perso mai una profonda gioia interiore, la gioia della grazia, la gioia dell’esistenza immacolata, la gioia della comunione con Dio che salva».

Preghiamo insieme:

Chiediamo l’intercessione della Vergine Immacolata, affinché sia in noi la sua gioia, sia in noi il suo all’amore di Dio che salva.

Condividi su:   Facebook Twitter Google