Il cammino che Chiara ci propone verso il cuore puro necessita che ci specchiamo continua¬mente in Gesù per diventargli sempre più confor¬mi.
1. Adornarsi
Nello Specchio che è Gesù Cristo, ve¬diamo noi stesse scoprendo quanto ci rende diverse da lui e il modo per purificare il cuore: guarda in questo specchio ogni giorno, o regina, sposa di Gesù Cristo, e scruta in esso continua¬mente il tuo volto, per adornarti così tutta all’interno e all’esterno, avvolta e cinta varia¬mente, ornata pure con i fiori e le vesti di tutte le virtù, come ti si addice (4LAg 15-17: FF 2902). Chiara non indugia sulle ombre e le macchie che può vedere in se stessa, ma tiene fisso lo sguardo nello Specchio, sostenuta dalla certezza che solo così può adornarsi come a lui piace. Le immagini usate sono tipi¬camente femminili, ma parlano di una bellezza diversa da quella che risponde ai canoni abi¬tuali, pur riguardando tutta la persona. La purezza del cuore infatti si riflette sul volto, nei gesti, nell’armonia della persona che si la¬scia trasformare dallo Specchio, perché è lui stesso ad adornarla, come si comprende chiaramente nella I Lettera.
2. Le virtù che adornano
Il seguito della lettera ci svela di quali virtù Agnese viene adornata: In questo specchio, poi rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità, come potrai contemplare, con la grazia di Dio, su tutta la superficie dello specchio (4LAg 18: FF 2903). Rifulgendo nello Specchio, cioè in tutto il cammino terreno di Gesù Cristo, povertà-umiltà e carità esse diven¬gono caratteristiche pure di Agnese, che ha imparato dallo Specchio, lasciandosi amare da lui.