Novena di santa Chiara, 7 agosto, 6° giorno

Pubblicato giorno 7 Agosto 2021 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene, S. Chiara d'Assisi

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FIDUCIA INCONDIZIONATA NEL PADRE

sabato 7 agosto

 

Canto: “Ama con tutto il cuore”

 

Senza il passaggio della malattia, come abbiamo visto, Chiara avrebbe forse rischiato di non conoscere fino in fondo la gratuità di Dio. Invece il volto di Dio che emerge dai suoi scritti è un volto di Padre che dona senza misura, senza calcolare il ricambio: è l’elargitore della grazia, dal quale scaturisce ogni bene sommo e ogni dono perfetto (2LAg 3), il Padre delle misericordie (cf. TestsC 2,58), Colui che agisce mosso dalla sua bontà e misericordia. Chissà se, senza questo ‘fallimento’ iniziale, Chiara avrebbe fatto la stessa esperienza della bontà e gratuità di Dio, lei che era così presa dal suo fare penitenza per lui!

L’esperienza della malattia, della fragilità fisica –con tutte le sue conseguenze anche psichiche, morali e spirituali– che ha accompagnato l’esistenza di Chiara, ne ha segnato il cammino di santità cristiana. L’ha fatta passare dal fare per salvarsi da se stessa al ricevere tutto come dono per lasciarsi salvare, l’ha fatta entrare nella logica della croce che è debolezza in cui si manifesta la potenza di Dio, stoltezza in cui risplende la sapienza di Dio. L’ha aperta alla bellezza senza misura della gratuità del Padre delle misericordie e della carità delle sorelle, da cui tutto ha imparato ad attendere. Quanto è diventata concreta la sua altissima povertà, sperimentata proprio nella sua carne e quanto in questa povertà della sua impotenza personale il suo cuore si è aperto alla fiducia incondizionata nel Padre delle misericordie, che è uno dei tratti più belli della santità di Chiara.

Questa fiducia incondizionata è ben espressa dall’episodio della moltiplicazione del pane da parte di Chiara:

 

Nel monastero era rimasto un solo pane, mentre era giunta l’ora della fame e del desinare. La santa chiama la dispensiera e le dice di dividere in due quel pane, una parte passarla ai frati, l’altra ritenerla dentro per le sorelle. Della metà trattenuta le dice di farne cinquanta fette, secondo il numero delle sorelle, e porle sulla mensa della povertà. La pia figlia le rispose che sarebbe necessario uno di quegli antichi miracoli di Cristo, che da un così piccolo pane se ne potessero ricavare cinquanta porzioni. La madre rispose e disse: “Fa’ tranquilla, figlia, quanto ti dico”. La figlia si affretta ad eseguire il comando della madre; la madre si premura ad indirizzare devote invocazioni al suo Cristo per le figlie. Quella poca quantità per divino dono cresce tra le mani di colei che la divideva, così a ciascuna del monastero toccò la sua porzione abbondante. (LegsC 10)

 

Dio compie il miracolo attraverso Chiara, perché Chiara è entrata fiduciosamente nella sua logica trinitaria di dono senza misura. Il miracolo di Chiara sta proprio nel suo entrare nella logica di Dio. Il pane è dono ricevuto da lui, non se ne può appropriare, non lo trattiene tutto per sé, lo condivide, lo ridona, fidandosi dell’Elargitore, la cui impronta nella creazione è la sovrabbondanza.

Se Chiara fosse entrata nella logica più “naturale” del calcolo e non avesse dato la metà del pane ai frati, il Signore non avrebbe compiuto per mezzo suo alcun miracolo, non avrebbe moltiplicato il pane: il flusso del dono di Dio si sarebbe interrotto tra le mani di Chiara. E invece, come dice così bene la Legenda con un linguaggio quasi eucaristico, quel poco pane cresce tra le mani di chi lo spezza… La fiducia in Dio come Padre l’ha resa “sicura” e l’ha fatta capace di condividere, permettendo a Dio di manifestare ancora una volta la sovrabbondanza del suo amore.

 

Quante volte anche noi sperimentiamo che proprio la nostra fragilità e impotenza, che sono sempre dolorose, umilianti, difficili da accettare, sono invece la porta che apre alla potenza provvidente e sorprendente di Dio. Chiediamo di imparare, giorno per giorno, come Chiara a mettere nelle mani del Padre ciò che abbiamo: a non porre condizioni al suo amore e a lasciarlo fare. Lui compirà il bene secondo la larghezza della sua misericordia.

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