Novena di santa Chiara, 9 agosto, 8° giorno

Pubblicato giorno 9 Agosto 2021 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene, S. Chiara d'Assisi

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PIENEZZA DI UMANITA’

 

lunedì 9 agosto

 

Canto: “Non arrestarti”

 

Nella Gaudete et exsultate Papa Francesco ci ha ricordato che è Cristo che ama in noi, perché “la santità non è altro che la carità pienamente vissuta”. Pertanto, “la misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua”. Così, ciascun santo è un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di Gesù Cristo e dona al suo popolo. (GE 20-21)

 

In Chiara la statura di Cristo ha raggiunto la sua pienezza: la comunione con Lui alimentata nell’assidua preghiera, nel silenzio della clausura, nella costante penitenza, si è trasformata in pienezza di umanità, di compassione, di carità.

Questa opera meravigliosa si è compiuta nella più semplice e povera quotidianità, nell’ordinarietà di una vita fraterna fatta anche di tanta fragilità, di tanti limiti e umane contraddizioni, né più né meno di quelle che viviamo oggi nelle nostre comunità.

Possiamo dire che la chiave che ha permesso a Chiara di accedere agli spazi meravigliosi della santità – la carità di Cristo – sia stata l’accettazione, umile, realista, pacificata della povertà, propria ed altrui, da amare prima ancora che da risolvere o eliminare, e l’accettazione, forse in qualche momento dolorosa, che il suo essere una sola cosa con il Signore Gesù passava obbligatoriamente attraverso l’essere una cosa sola con le sue sorelle.

E’ la logica dell’Incarnazione, assunta per sempre dal Figlio di Dio, la dinamica trinitaria la cui essenza è l’amore e la relazione, non la solitudine o l’autosufficienza.

Forse non era questo il ‘progetto iniziale’ della santità di Chiara – se mai avesse avuto un progetto –, ma lasciandosi via via espropriare della propria volontà, anche di santità, in una docilità sempre crescente, lo Spirito ha potuto plasmare in lei il suo capolavoro, il volto mite, umile, compassionevole di Gesù, Figlio prediletto del Padre e nostro fratello.

 

Auguriamo a tutti che i tratti della santità di Chiara, così umani, perché riflesso dei sentimenti di Gesù, ce la facciano sentire sempre più vicina, accessibile, ‘vivibile’ anche per noi oggi. Sia lei ad aiutarci a superare la paura della santità che ci fa temere che Dio sia troppo esigente con noi, per affidarci interamente al Padre delle misericordie.

 

Ascoltiamo l’invito di Papa Francesco:

 

Non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia. Tutto il contrario, perché arriverai ad essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essere. Dipendere da Lui ci libera dalle schiavitù e ci porta a riconoscere la nostra dignità.

Ogni cristiano, nella misura in cui si santifica, diventa più fecondo per il mondo.

Non avere paura di puntare più in alto, di lasciarti amare e liberare da Dio. Non avere paura di lasciarti guidare dallo Spirito Santo. La santità non ti rende meno umano, perché è l’incontro della tua debolezza con la forza della grazia. In fondo, come diceva León Bloy, nella vita «non c’è che una tristezza, quella di non essere santi». (GE 32-34)

 

 

A laude  di Cristo.

Amen.

 

 

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