Novena in preparazione alla solennità della madre santa Chiara – 2 agosto, primo giorno

Pubblicato giorno 2 Agosto 2021 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene, S. Chiara d'Assisi

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Presentazione

In questi giorni di preparazione alla Solennità della Madre Santa Chiara, desideriamo guardare alla quotidianità vissuta a San Damiano per scorgervi alcuni tratti della santità di Chiara.

Quando si parla della santità di Chiara, c’è il rischio di pensare subito alle cose straordinarie della sua esistenza: i tanti miracoli compiuti in vita e dopo la morte, la difesa del monastero e della città dai Saraceni, le guarigioni per mezzo del segno della croce… oppure i grandi eventi che l’hanno fatta passare alla storia: l’essere fondatrice di un Ordine, autrice di una forma di vita, la prima Regola per donne composta da una donna, l’aver portato a termine la sua missione nonostante le incomprensioni del Papa… Oppure ancora pensiamo alla straordinarietà della sua vita di penitenza e di preghiera, riferitaci dalle sorelle e dal suo biografo…

Ma se la santità di Chiara fosse tutta in queste cose, cosa avrebbe a che fare con noi oggi, con la nostra vita quotidiana che è così ordinaria, così semplice, tante volte segnata dalla fragilità e dal limite, dalla lotta, dalle tante preoccupazioni per le nostre piccole cose di ogni giorno?

Tutti siamo chiamati a essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova. (GE14)

Preghiamo la madre S. Chiara, affinché ci conceda di scoprire la bellezza della santità a cui il Signore chiama ciascuno di noi.

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Testi di riferimento:

– Chiara Agnese Acquadro osc, Incontro con le Clarisse della Federazione Lombardia-Piemonte-Liguria, 14 giugno 2018;

– papa Francesco: Gaudete et exsultate,  Esortazione apostolica sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, 19 marzo 2018.

CHIAMATI ALLA SANTITA’

lunedì 2 agosto

 

Canto: “Virgo Clara”

 

La nostra comune vocazione cristiana è la chiamata alla santità. La portata di questa vocazione è altissima perché chiede la totalità della nostra risposta a Dio: Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta l’intelligenza. Ma per comprendere questa chiamata dobbiamo chiederci:

Cos’è la santità?

Papa Francesco, in una sua catechesi, ci aiuta a rispondere a questa domanda:

Innanzitutto dobbiamo avere ben presente che la santità non è qualcosa che ci procuriamo noi, che otteniamo noi con le nostre qualità e le nostre capacità. La santità è un dono, è il dono che ci fa il Signore Gesù, quando ci prende con sé e ci riveste di se stesso, ci rende come Lui. (Catechesi 19.11.2014)

Ancora Papa Francesco, nell’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, ci ricorda in cosa consiste il cuore della chiamata alla santità:

In fondo, la santità è vivere in unione con Cristo i misteri della sua vita. Consiste nell’unirsi alla morte e risurrezione del Signore in modo unico e personale, nel morire e risorgere continuamente con Lui. Ma può anche implicare di riprodurre nella propria esistenza diversi aspetti della vita terrena di Gesù: la vita nascosta, la vita comunitaria, la vicinanza agli ultimi, la povertà e altre manifestazioni del suo donarsi per amore. La contemplazione di questi misteri, come proponeva sant’Ignazio di Loyola, ci orienta a renderli carne nelle nostre scelte e nei nostri atteggiamenti. Perché «tutto nella vita di Gesù è segno del suo mistero», «tutta la vita di Cristo è Rivelazione del Padre», «tutta la vita di Cristo è mistero di Redenzione», «tutta la vita di Cristo è mistero di ricapitolazione», e «tutto ciò che Cristo ha vissuto fa sì che noi possiamo viverlo in Lui e che Egli lo viva in noi».

Il disegno del Padre è Cristo, e noi in Lui. In definitiva, è Cristo che ama in noi, perché «la santità non è altro che la carità pienamente vissuta» (Benedetto XVI). Pertanto, «la misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua». (Benedetto XVI) Così, ciascun santo è un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di Gesù Cristo e dona al suo popolo. (GE 20-21)

 

Rileggendo in questa luce la vita della madre santa Chiara, anche la sua santità ci appare attraente e desiderabile: non più la santità delle cose straordinarie, ma la santità evangelica dell’ordinario, del quotidiano, delle piccole cose attraverso le quali il Signore Gesù ha progressivamente preso con sé Chiara.

 

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