Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
20 novembre 2022
2Sam 5,1-3 Sal 121 Col 1,12-20 Lc 23,35-43
«A un sospeso, a un crocifisso, a un sanguinante,
a uno inchiodato diceva: Quando sarai entrato nel tuo regno. Quegli altri invece: Noi speravamo.
Dove il ladrone aveva scoperto la speranza,
là i discepoli l’avevano perduta».
Sant’Agostino, Discorso 232, 6
Parole svuotate
Le parole, anche le grandi parole della fede, sembrano ormai svuotate, non ne cogliamo più la forza, non sappiamo più perché siano così importanti. Pensiamo per esempio alla parola ‘salvezza’: da giovane prete mi chiesero una volta di presiedere un turno di prime comunioni in una parrocchia, con lo slancio ingenuo di un prete ai suoi esordi, mi venne l’idea di invitare i bambini a proporre delle preghiere spontanee durante la celebrazione, nella quale erano ovviamente particolarmente emozionati. Arrivato il suo turno, una bambina disse: «ti ringrazio, Gesù, perché mi hai salvato…anche se adesso non mi ricordo da che cosa!». Nonostante i sorrisi e gli applausi di quel momento, quella bambina aveva in realtà esplicitato, nella sua innocenza, quei dubbi che molti di noi si portano segretamente nel cuore. CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro
Cerchi anche tu di salvare a tutti i costi la tua immagine anche a scapito degli altri?
Sei libero di consegnare la tua vita al Signore o sei schiavo delle aspettative degli altri?