Perla natalizia… tolkieniana!

Pubblicato giorno 24 Dicembre 2018 - ARTICOLI DEL BLOG, Briciole di pensieri

Condividi su:   Facebook Twitter Google

Grigia la scorsa notte, sul mondo un cupo manto:
la luna e le stelle eran fuggite,
nella sala buia non un lume o un canto,
fredde le scintille già svanite.
Fin al mare di albero in albero
il vento e sopra dei monti la vetta,
soffiando feriva gelido e libero,
come spada da guaina estratta.

Il signore delle nevi sollevò il capo;
il suo mantello lungo e pallido
fu steso al di sopra del pungente soffio
e cadeva su colle e vallata.
Il mondo era cieco, i rami piegati,
ogni strada, ogni sentiero accidentato:
allora i veli delle nubi furono squarciati
ed ecco un Bambino era nato.

L’antico regno dell’eccelso
stillò di luce remota;
una stella sorse candida e lucente
sola al di sopra della notte.
Nella valle oscura, in quell’ora natale,
d’un tratto una voce si mise a cantare:
poi il suono del Cielo e in Terra che sale
di tutte le campane a mezzanotte prese a squillare.

Maria cantava su questa terra quaggiù:
là udiron il suo canto assiso
sopra le nebbie e le nevi dei monti su,
fino alle mura del Paradiso,
e si destò la favella di mille campane
nelle torri dei Cieli a suonare
quando si udì la voce della vergine,
Lei, la madre del Re dei Cieli.

Lieto è il mondo e questa notte arride
con il capo cinto di stelle,
la sala è colma di luci e di gente che ride
e rosse ardono le fiammelle.
Suonano ora le campane del Paradiso
insieme alle campane della Cristianità,
e Gloria, Gloria canteremo
poiché Dio è venuto sulla terra.

 

 

 

slide_2John Ronald Reuel Tolkien

Condividi su:   Facebook Twitter Google