Prova a rileggere con calma il rito della professione applicando la struttura della celebrazione eucaristica. Il momento in cui tu ti impegni è il momento dell’offertorio… ‘sono pane e sono vino per Te’, cioè ‘sono carne e sangue, mente e cuore, per Te’, tutta la mia vita è offerta. Questo è il luogo dove lo Spirito può arrivare e fare qualcosa.
La preghiera di consacrazione dice questa invocazione dello Spirito che viene e fa come sul pane e sul vino. In noi però ci impiega una vita per farlo, ci impiega la pazienza dei giorni, delle nostre giornate per conformarci a Gesù Cristo. È come se nel pane e nel vino contemplassimo la mèta della nostra vita, il compimento della nostra vita. Nel pane e nel vino che diventano il corpo e il sangue di Gesù Cristo, noi contempliamo, nel giorno della nostra professione, la sintesi ultima della nostra esistenza. Noi siamo chiamati a diventare pane consacrato, vino consacrato, corpo e sangue di Lui.
Mons. Vittorio Viola OFM al corso delle Professe temporanee della Federazione S. Chiara d’Assisi dei monaseteri delle clarisse di Umbria-Sardegna-Trentino
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