Questa parola è dura, chi può ascoltarla? – Commento al vangelo odierno di d. Luigi M. Epicoco

Pubblicato giorno 26 Agosto 2018 - ARTICOLI DEL BLOG, Commenti al vangelo di d.Luigi Maria Epicoco

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Con viva gratitudine a don Luigi Maria Epicoco che ce ne ha dato il permesso, riblogghiamo, oggi e occasionalmente, il suo commento al vangelo

«Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Se il cristianesimo fosse un mero ragionamento allora sarebbe solo una questione di allenamento. Funziona così con la matematica, con la memoria, con il greco e così via. Ma il cristianesimo non è solo un ragionamento è molto spesso un di più che il ragionamento a volte da solo non riesce a contenere. Questo è il motivo per cui certe cose delle volte ci sembrano così dure da capire. La fede è un’esperienza di tutta la persona e non solo della sua testa.
Un bambino capisce il valore dell’abbraccio della madre solo molto tempo dopo che ne ha fatto esperienza, ma quell’abbraccio era vero anche quando la sua testa non riusciva a codificarlo fino in fondo. Lo capiva per intuito, per cuore, per corpo e poi un giorno anche attraverso la testa, ma mai arriverà a dire che l’abbraccio è solo quello che ha nella sua testa, è molto di più. Capita così anche per la fede ma delle volte ci allontaniamo solo perché immediatamente non teniamo tutto sotto controllo con la nostra testa. Credere significa avere l’umiltà e il realismo di Pietro che interrogato da Gesù insieme agli altri così risponde: “«Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»”.
Signore non sempre capiamo tutto ma in fondo sappiamo che conviene rimanere. Un giorno capiremo. #dalvangelodioggi

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