Saper vedere, attraverso la morte, le cose nuove che Dio crea e ricrea – di mons. Pierbattista Pizzaballa

Pubblicato giorno 11 Aprile 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Eventi, Il Vangelo di oggi

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Avremo tutti bisogno, nei giorni e nei mesi che verranno,

di una rinnovata capacità di contemplazione, avremo tutti necessità di una nuova visione.

Non basterà, e forse non servirà il solo coraggio per far fronte alle immancabili difficoltà

e alla annunciata crisi umana, sociale ed economica che questa tragedia provocherà.

Il coraggio vive di visione e di prospettiva,

altrimenti è solo prestazione muscolare che si stanca presto.

Visione: ecco quello che chiediamo, ecco quello che vogliamo.

Saper vedere, attraverso il dolore e la morte, le cose nuove che Dio crea e ricrea.

Con Maria di Magdala, dovremo andare oltre le lacrime e il lamento

per ciò che crediamo perduto e aprirci coraggiosamente a rinnovate relazioni

nelle quali l’ascolto e lo stupore per l’altro e la sua vita, soprattutto se debole e fragile,

vengano prima del mio interesse, dei miei pregiudizi e del mio vantaggio.

Con le donne dovremo saper riconoscere Gesù Risorto e adorarlo (Mt 28,9):

dovremo cioè tornare a vedere Dio e, in Lui, la nostra origine e il nostro destino,

riconoscendoci figli e fratelli, membri di una umanità più umile, più fraterna, più solidale.

La nostra debolezza non può più essere camuffata

dietro strategie politiche ed economiche orgogliose e presuntuose,

ma andrà accolta e vissuta dentro una fiducia più grande nel Padre e nei fratelli.

 

Pierbattista Pizzaballa, amministatore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme

Omelia alla Vigilia Pasquale al Santo Sepolcro, 11 aprile 2020

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