«Decidersi è volgersi verso il progetto, perdersi nel progetto, essere all’esterno di sé nel progetto, senza indugiare a guardarsi mentre si vuole»
P. Ricoeur
Per chi sono io?
Qual è la domanda fondamentale della vita? È sufficiente chiederci: chi sono io? Oppure bisogna passare prima o poi a un’altra domanda: per chi sono io? Papa Francesco ci suggerisce di metterci davanti alla differenza tra queste due domande nell’Esortazione post-sinodale Christus vivit, il documento seguito al sinodo su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” (cf. n.286).
A volte infatti, anche nei percorsi di fede, passiamo il tempo ad approfondire un’introspezione sicuramente importante, ma che rischia talvolta di diventare sterile ed autoreferenziale. Occorre a un certo punto aggiungere quel per fondamentale, che ci apre un altro orizzonte, quello della decisione e della responsabilità. Solo se decidiamo consapevolmente cosa farne della nostra vita, riusciamo a trovare gusto in quello che facciamo.
Tagliare
Decidere non è facile. E forse non a caso questa parola, decidere, richiama il termine tagliare. Decidere ha infatti la stessa radice latina di re-cidere.
Solo tagliando, si arriva a diventare adulti, a raggiungere cioè la pienezza della nostra vita. Come una pianta che va potata perché dia più frutto. CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro
– Ci sono decisioni che stai facendo fatica a prendere in questo tempo della tua vita?
– Che cosa generalmente ti è più difficile tagliare o lasciare?