Una speranza Chiara – 2

Pubblicato giorno 13 Marzo 2017 - S. Chiara d'Assisi

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Il cammino di Chiara, silenzioso e fecondo, fatto essenzialmente di fedeltà e di croce, attraverso la preghiera, attraverso il suo stare davanti al Padre, si apre, sempre più, a una dimensione più intima e profonda, e, ancora più incrollabilmente sicura, di speranza.

Chiara a S. Damiano rivive insieme alle sue sorelle, l’esperienza di Maria rinchiusa dalla speranza nel Cenacolo; con Maria infatti, noi viviamo “nell’attesa della beata speranza …”. Cerchiamo di entrare allora a S. Damiano come Maria entrò e visse nel Cenacolo.

San Damiano un nuovo Cenacolo, Chiara e le sue sorelle una nuova Maria!

Maria è presente nel Cenacolo, dove guida con il suo amore la preghiera colma di speranza degli apostoli e dei discepoli: “Tutti erano assidui e concordi nella preghiera, insieme … con Maria la madre di Gesù” (Atti 1,14).

A S. Damiano Chiara guida con il suo amore la piccola comunità, il “piccolo gregge” che il Signore gli ha affidato. La presenza silenziosa e materna di Chiara rappresenta il centro affettivo di quelle sorelle che hanno seguito la chiamata.

Quando si produce la Pentecoste “si trovavano tutti insieme nello stesso luogo”. E’ una comunità di speranza e di preghiera che attende, nella fedeltà al Signore, la promessa del Padre.

Nel nostro cammino di speranza con Chiara è fondamentale riflettere su questo atteggiamento di comunione. “Si trovavano tutti insieme nello stesso luogo”, a S. Damiano Chiara con le sue sorelle ogni giorno, insieme, attendono lo Spirito, attraverso il silenzio, la preghiera.

Chiara a S. Damiano ha vissuto totalmente donata al Signore e alla sua missione, insieme alle sorelle ha riattualizzato ogni giorno la piena realizzazione del mistero pasquale nella Pentecoste, il suo è stato un cammino sempre più di speranza, illuminato dalla presenza del Risorto.

Ogni giorno ancora oggi ci testimonia quanto il nostro mondo scoraggiato e triste ha bisogno di speranza, ma di una speranza che lo metta in cammino verso ciò che è pienamente buono, verso la gioia della comunione e dell’incontro con Dio e con i fratelli, verso la costruzione di una società definitivamente nuova.

Ricordiamo il messaggio pasquale di speranza dell’apostolo Paolo: “Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo asceso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra”.

In questo cammino di speranza, quello che più ci colpisce è il senso della realtà ultima e definitiva: “nell’attesa della beata speranza”. Ma è anche l‘incrollabile sicurezza dell’intima presenza del Cristo: il Signore vive e cammina con noi. Tutto questo è la speranza: andiamo verso il Cristo che  è venuto e che vive in noi con la forza del suo Spirito. Così come si esprime bene la madre S. Chiara nello scrivere a Ermentrude di Bruges:

Sii fedele fino alla morte, o carissima, a colui al quale ti sei promessa e da lui stesso sarai coronata con la corona della vita. Breve è qui la nostra fatica, ma la ricompensa è eterna; non ti confondano gli strepiti del mondo che fugge come ombra; non ti facciano uscire di senno i vuoti spettri del secolo fallace; tura gli orecchi ai sibili dell’inferno e da forte infrangi i suoi assalti; sopporta volentieri i mali avversi e i beni prosperi non ti esaltino: questi infatti richiedono la fede e quelli la esigono.

Rendi fedelmente a Dio ciò di cui hai fatto voto ed egli ti ricompenserà. O carissima, guarda il cielo poiché ci invita; prendi la croce e segui Cristo che ci precede: infatti dopo varie e molte tribolazioni per mezzo di lui entreremo nella sua gloria. Ama con tutte le fibre del cuore Dio e Gesù suo Figlio, crocifisso per noi peccatori, e non cada mai dalla tua mente il ricordo di Lui; medita continuamente i misteri della croce e i dolori della madre ritta sotto la croce.

Prega e sii vigilante sempre. E l’opera che hai bene incominciato portala a compimento con decisione e il ministero che hai assunto adempilo in santa povertà e sincera umiltà.

Non aver paura, o figlia: Dio, fedele in tutte le sue parole e santo in tutte le sue opere, effonderà su di te e sulle tue figlie la sua benedizione e sarà vostro aiuto e ottimo consolatore; egli è nostro redentore ed eterna ricompensa.

Preghiamo Dio a vicenda per noi, così, portando il peso della carità l’una dell’altra, adempiremo con dolcezza la legge di Cristo. Amen.”. (F. F. 2914-2918).

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