Vedere l’uomo e confessare Dio – omelia per la II domenica di Pasqua anno B

Pubblicato giorno 9 Aprile 2021 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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At 4, 32-35; Sal.117; 1 Gv 5, 1-6; Gv 20, 19-31.

 

«Vedeva e toccava l’uomo,

ma confessava Dio

che non vedeva né toccava.

Attraverso ciò che vedeva e toccava,

rimosso ormai ogni dubbio,

credette in ciò che non vedeva».

Sant’Agostino, Omelia 121, 5

 

 

Cammini

Quando siamo delusi, feriti o arrabbiati, facciamo fatica a vedere una speranza, a credere che si possa ricominciare. Al contrario, ci chiudiamo in noi stessi, rimuginiamo sugli errori commessi, forse cerchiamo un colpevole e ci arrovelliamo sui se, sulle alternative della storia che oggi non sono più possibili. I testi che formano i racconti di risurrezione non ci parlano mai di discepoli che immediatamente credono o che si convincono repentinamente che Gesù sia risorto. Anzi, vediamo dei cammini, vediamo una ricerca, vediamo un passaggio dall’incredulità a un tentativo di diventare credenti. Credo che qui in fondo troviamo il percorso a cui è chiamato il discepolo di ogni tempo.  CONTINUA A LEGGERE

 
 

Leggersi dentro

– Se il Cenacolo fosse un’immagine del tuo cuore, in che condizioni sarebbero le sue porte?

– A che punto è il tuo cammino di fede in Gesù?

 

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