1 febbraio, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 1 Febbraio 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Dal Vangelo secondo Marco

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

 

Bisogna prendere Gesù così come è, e non per quello che può avere o può dare. Bisogna prenderlo nella barca e non altrove; non ci sono altri luoghi capaci di dare Gesù.

La barca (Chiesa) e Gesù sono complementari e lo stesso nostro stare sulla barca purtroppo non ci eviterà di affrontare in prima persona il mare tumultuoso dei problemi. Le angosce e gli affanni della vita non devono vedere Gesù protagonista, ma noi e lui insieme senza mai dubitare del suo intervento e della sua autorevole presenza.

Anche quando, al nostro sguardo limitato, sembra silenzioso, dormiente o peggio ancora, indifferente.

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