
Com’è difficile che un ricco entri nel regno di Dio.
Tu sei tutto,
ricchezza nostra a sufficienza.
san Francesco
L’affermazione di Gesù penetra come una spada a doppio taglio nella coscienza dei suoi discepoli; allora, oggi e sempre.
Da una parte, smaschera la falsa concezione per cui la ricchezza è un segno della benedizione di Dio; dall’altra, senza demonizzarla, ne evidenzia la rischiosità rispetto alla ricchezza autentica e non effimera, che è il cuore del vangelo. Tutto è comprensibile, però, solo nell’orizzonte della pienezza e della definitività del regno di Dio.
Nel frattempo, cioè nel corso della loro esistenza, i discepoli trovano nel centuplo di tante situazioni di vita, la possibilità di donarsi come il Signore, prendendosi cura di altre case, di altri fratelli e sorelle, di altri padri e madri…
Solo la dedizione disinteressata, infatti, immunizza dall’idolatria della ricchezza che, condivisa, diventa benedizione.