Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi,
e io vi ristorerò
Oggi vorrei venire da te, Signore, con la confidenza e l’affetto di Giovanni, appoggiando il capo sul tuo petto.
Vorrei che tu mi accarezzassi con tenerezza, senza bisogno di parole, fin dentro l’anima. Voglio venire da te e riposare sul tuo cuore così grande, largo, alto, profondo, chiudere gli occhi e stare lì, senza bisogno d’altro che non di te. E sentire che lì, dentro quel tuo cuore grande, ci sono anch’io con tutti i miei affetti, i miei amori e i miei peccati, i miei difetti accolti, con nulla da spiegare perché tu sai di me come nessuno al mondo.
Venire a te per trovare ristoro e portare intorno la nostalgia di te, in ogni passo, gesto o parola.