Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto…
Alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia»
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore
e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini
Il vangelo porta oggi in scena tre gruppi di persone, dinanzi ai quali siamo invitati a specchiarci e a specchiare le nostre comunità.
Ci sono anzitutto quegli anonimi che si prendono a cuore la vita e la salute del paralitico, che si sobbarcano la fatica di trasportarlo, con il suo letto: la loro fede è vista da Gesù, forse riflessa nella tenerezza e nella fiducia con cui lo portano a lui.
C’è poi il gruppo degli scribi, irritati, magari infastiditi dalla presenza di quel malato e ancor più infastiditi dal bene che si stava compiendo. Questi uomini sono abitati da pensieri malvagi, riflessi nelle loro mormorazioni, nei loro sguardi indispettiti, nel rifiuto di accogliere una parola di liberazione.
E infine c’è la folla che non assiste da estranea, ma vede, «è presa da timore e glorifica Dio».
