2 settembre, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 2 Settembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui.

Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva.

Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto.

Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e volevano trattenerlo

perché non se ne andasse via da loro

 

 

La liturgia ci parla oggi, nel vangelo, della ricerca di Gesù: a lui, il salvatore, vengono condotti i malati, quanti sperimentano la sofferenza che non trova sollievo in nessun luogo.

Le folle lo cercano e vorrebbero trattenerlo: esprimono un bisogno forte di mettere le mani su Gesù, di afferrarlo perché non se ne vada. Gesù poi non solo si lascia trovare, ma usa egli stesso le proprie mani per imporle su ciascuno di noi e guarirci. L’imposizione delle mani è gesto di benedizione e predilezione, gesto materno, gesto non violento come il nostro voler afferrare.

Viviamo oggi cercando di accogliere il tocco lieve e amorevole di Gesù sulla nostra testa: cosa mi comunica questo contatto che supera le parole?

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