
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
Andate a imparare che cosa vuol dire:
«Misericordia io voglio e non sacrifici»
Perché Paolo, ci esorta a comportarci «con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità» gli uni verso gli altri? Perché tutti abbiamo un Padre, Dio che è umile, tenero e grande nell’amore. Ce lo ha rivelato Gesù, suo Figlio, venuto ad abitare in mezzo a noi; ce lo ha rivelato guidandoci alla scoperta del suo volto e del suo cuore.
Quel giorno, passando per quella strada, vide Matteo e lo chiamò ad essergli amico. Matteo, il pubblicano, additato da tutti come pubblico peccatore, credette alla dolcezza e all’umiltà di quel maestro singolare e non solo lo seguì, ma dopo la Pasqua del suo Signore, ne raccolse le memorie e ci regalò un vangelo.