Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo:
un uomo lo trova e lo nasconde;
poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo
Il regno dei cieli non è un pensiero, un’idea: è una realtà in mezzo a noi.
Gesù lo paragona a un tesoro nascosto che uno trova casualmente, o meglio per pura gratuità, a una perla preziosa di cui un mercante, attratto, va in cerca orientando verso di essa tutta la sua volontà per trovarla. Esso è paragonato anche a una rete: tirata a riva contiene molti pesci e i pescatori, con paziente fatica, separano i pesci buoni da quelli non buoni.
Il regno dei cieli è pura gratuità che stupisce, è attrazione che mette in cammino, è abbondanza di frutti affidati alle nostre mani: è dentro di noi come dono irrevocabile, come meta dell’infinito desiderio di amore, come capacità di scegliere e gustare il frutto buono della vita.
Cercarlo, trovarlo, trafficarlo è la via del bene, è Gesù in mezzo a noi.