Il regno dei cieli è simile a un granello di senape…
Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto…
diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami
Il regno dei cieli è un divenire, è un dinamismo che si riconosce dall’esito: un bene per la vita di tanti.
Il regno è paragonato a qualcosa che di sua natura è piccolo, poco. Procede a partire dall’inapparenza, ma non rimane inattivo: si lascia coinvolgere dall’iniziativa, dall’intelligenza, dalla cura dell’uomo. È come un piccolo seme, un granello di senape, che chiede semplicemente di essere gettato: esso cresce per il suo intimo dinamismo e diventa albero, casa per molti uccelli. È come un poco di lievito che, messo nella farina e lavorato dalle mani della donna, agisce per suo proprio potere e diventa pane fragrante, cibo per molti nella casa.
Il regno dei cieli è così: dal piccolo e dal poco trae la forza del bene, della comunione, dell’unità.