Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola…
«Marta, Marta… di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta»
Gesù voleva molto bene a Marta e a Maria, ci dice un brano di Giovanni, e anche san Francesco ha saputo cogliere la forza esemplare di queste due sorelle, tanto da farne le protagoniste della Regola per gli eremi, scritta per i suoi frati.
Due sorelle che vivono dentro di noi, due sorelle non da contrapporre ma da comporre in dialogo costante per un discepolato sempre più fecondo. Due sorelle chiamate a nutrirsi vicendevolmente con il pane che sostiene il corpo e il cibo della parola, ascoltata ai piedi di Gesù, che dà senso e forma a tutta la nostra vita.
Una lettura storico critica di questo testo illumina aspetti della Chiesa primitiva da non sottovalutare: le diverse diaconie e il ruolo delle donne progressivamente escluse dall’evangelizzazione.
Ascoltare la parola rimane però il fondamento.