Commenti ai vangeli della XVII settimana del tempo ordinario – Calendario del Patrono d’Italia 2025

Pubblicato giorno 25 Luglio 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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27 luglio Domenica

Padre,

sia santificato

il tuo nome

 

Gesù insegna una preghiera che permette di chiedere, ringraziare, rimanere in relazione con nostro Padre e con chi abbiamo accanto.

Può capitare, in momenti di sconforto e stanchezza, che queste parole sembrino vuote o recitate contro un muro. Non è così: sono invitato a continuare a insistere e domandare, certo che il Padre sa cosa è bene per me e mi ascolterà. Mai mi ha lasciato solo, anche quando ho deciso di andarmene e lasciare casa; sempre mi ha atteso.

Tra tante cose che posso chiedere una in particolare mi viene indicata: il dono dello Spirito santo. Quando accolgo questo dono, la vita cambia gusto e colore; chi hai accanto diventa fratello e compagno di viaggio, la fatica e la sofferenza si alleggeriscono un poco. Nulla toglie, tutto trasforma.

 

28 luglio Lunedì

Aprirò la mia bocca con parabole,

proclamerò cose nascoste

fin dalla fondazione del mondo

 

Il vangelo ci parla di cose nascoste, piccole, che non si vedono in modo immediato.

Sono realtà che possiamo pensare presenti dentro ognuno di noi; come quando abbiamo ascoltato e accolto quella parola piccola e semplice del vangelo, che pian piano cresce dentro di noi. Una parola che nutre e fa lievitare la nostra vita. Quella parola che portiamo e custodiamo nel cuore e che si manifesta come la ricchezza della nostra esistenza. Quella parola che, come il piccolo granello di senape, diventa un albero enorme dentro di noi e porta frutti di carità, di gioia e di speranza nella nostra vita.

Davvero il regno di Dio è qui in mezzo a noi, in ognuno di noi, perché in ciascuno abita quel piccolo seme e il lievito che ci rende pasta feconda che nutre e porta vita.

 

29 luglio Martedì

Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose,

ma di una cosa sola c’è bisogno.

Maria ha scelto la parte migliore,

che non sarà tolta

 

Può succedere facilmente che al mattino, quando ci alziamo, la prima cosa a cui pensiamo sono gli impegni che ci attendono durante la giornata. Ed è possibile che la preoccupazione sulle cose da fare ci porti a sentirci in affanno, a vivere una certa ansia da prestazione, lasciandoci però anche un certo senso di vuoto. Corriamo dietro a mille impegni, ma alla fine rischiamo di non gustare nulla di quello che viviamo.

Le parole del vangelo ci aiutano a recuperare il senso profondo dei nostri impegni e delle attività che riempiono le nostre giornate; ci ricorda quanto sia importante cercare di vivere anche qualche momento di sosta, di ascolto, di contemplazione delle realtà della vita.

Questa è la parte migliore, che ci aiuta a vivere con gusto e con gioia il quotidiano della vita.

 

30 luglio Mercoledì

Poi va, pieno di gioia,

vende tutti i suoi averi

e compra quel campo

 

Immagino la pagina del vangelo che oggi ascoltiamo come il racconto della vita di un lavoratore che si è dato da fare e si è sacrificato per esaudire i propri desideri, trovandosi però sempre alla ricerca di qualcosa che sazi in maniera definitiva l’esistenza.

Ci sono persone che cercano sempre qualcosa in più dalla vita, che non sono sazie di quello che hanno conquistato e realizzato. C’è un tesoro nascosto, una perla preziosa, da cercare e trovare per saziare in modo definitivo la fame di vita e di senso che portiamo in noi. Il vangelo non dice in modo chiaro cosa siano questi tesori preziosi, ma ci dice che sono realtà per le quali vale la pena vendere tutto il resto.

Chiediamo al Signore di trovare anche noi il tesoro nascosto del suo amore e della sua presenza, per vivere con gioia le nostre giornate.

 

31 luglio Giovedì

Quando è piena,

i pescatori la tirano a riva,

si mettono a sedere,

raccolgano i pesci buoni nei canestri

e buttano via i cattivi

 

L’immagine della rete gettata in mare, che raccoglie pesci buoni e pesci cattivi, esprime in modo efficace quello che molte volte sperimentiamo nella nostra esistenza: vediamo spesso che il bene è mescolato al male; che i buoni sono accanto ai cattivi.

Succede anche dentro di noi, nel nostro mondo interiore: anche in noi il bene è mescolato al male. Quello che ci dà speranza è che verrà un tempo in cui, anche in noi stessi, Dio saprà separare il bene dal male che ci portiamo dentro. Nell’immagine dello scriba, il Signore ricorda che questo cammino di liberazione è possibile per noi già sin d’ora.

La grandezza di chi cammina sulla strada del vangelo è quella di saper valorizzare il bene ovunque si trovi, e buttar via il male ovunque anch’esso si trovi.

 

Venerdì 1 agosto

In onore

del Signore

 

Oggi nella prima lettura sono presentati tutti i riti e le feste che gli israeliti sono tenuti ad osservare una volta entrati nella terra promessa.

Può sembrare in apparenza un lungo elenco sterile, ma in realtà rivela un insegnamento profondo: i nostri padri vivevano nella consapevolezza che tutto ciò che riceviamo viene da Dio; dunque la vita può essere vissuta come qualcosa da possedere e consumare, oppure come un dono da restituire continuamente e da offrire, migliore e più bello, a colui che tutto ci ha donato.

Dal Signore, infatti, discende ogni bene e senza di lui non esiste alcun bene!

 

Sabato 2 agosto

Ma ecco, il mio canale è diventato un fiume

e il mio fiume un mare

 

Questo versetto del Siracide che leggiamo ogni anno in questa bella festa francescana fa pensare al pronunciato dalla Vergine Maria: una piccola disponibilità umana ha permesso all’eterno di incarnarsi nel tempo, come un canale che, allargandosi a dismisura, è divenuto mare di grazia per tutta l’umanità.

Come in virtù dell’assenso della Vergine Maria tutti i nostri a Dio sono sostenuti e sorretti, così anche una chiesetta in rovina, piccola porzione di mondo (Porziuncola), in virtù dell’obbedienza a Dio data da Francesco, è divenuta porta, canale, fiume di misericordia per tutti coloro che lì si recano, con gli occhi spenti, ad implorare luce e perdono.

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